Pedagogia steineriana: imparare forme e colori divertendosi

Pedagogia steineriana: imparare forme e colori divertendosi

Le teorie pedagogiche di Rudolf Steiner sono punto di riferimento di numerosi esperti e scuole che si definiscono appunto “steineriane” applicandone il metodo nelle attività offerte ai bambini che le frequentano.

L’arte, intesa come apprendimento per stadi delle forme e dei colori, rappresenta una disciplina di particolare importanza nelle scuole di ispirazione steineriana, con l’obiettivo di educare il bambino all’armonia del bello.

Una volta adulto, l’individuo continuerà a cercare questa armonia, anteponendola all’utilitarismo e all’egocentrismo. A seconda delle fasi di età dunque, il bambino vivrà un particolare momento di scoperta, attentamente studiato in base alle esigenze specifiche del “settennio” che sta vivendo e in continuità con le materie studiate.

La funzione dei colori

Steiner è stato il precursore della moderna cromoterapia, avendo già nel 1913 individuato il potenziale che l’esposizione ai colori genera sull’uomo. Il filosofo elaborò inoltre una vera e propria teoria sui colori dividendo le diverse cromie in colori immagine (bianco, nero, fior di pesco, verde), che riflettono l’essenza delle cose e colori splendore (giallo, rosso, azzurro), che indicano la veste esteriore delle cose.

Secondo Steiner, l’accostamento del bambino al mondo dei colori ha l’obiettivo di sperimentare le emozioni che gli stessi colori suscitano: dalla forza del rosso, alla tranquillità dell’azzurro: dal senso di vitalità del verde, fino alla forza di propagazione del giallo.

Le attività pittoriche nelle scuole

Nelle scuole steineriane l’attività di laboratorio di pittura viene svolta almeno una volta alla settimana, con l’obiettivo di risvegliare, attraverso l’esperienza, sensazioni sopite nell’animo del bambino.

Nei primi anni la pittura viene sperimentata mediante la tecnica dell’acquarello, con l’utilizzo di fogli umidi e spugnette: si vuole infatti mettere in primo piano il rapporto emotivo con il colore, prima ancora della sperimentazione della forma dell’elaborato.

Successivamente, il colore viene utilizzato come tramite di rappresentazione degli elementi della natura, con particolare riferimento ai ritmi stagionali, associando ad ogni cromia un particolare momento di luce o di ombra.

Le attività sui colori primari e secondari svolte nella maggior parte delle scuole, sono affiancate a racconti e narrazioni simboliche, che spesso personificano lo stesso colore: l’allegro giallo incontra il forte rosso ed insieme i due colori creano il forte arancione.

Il disegno

I bambini che frequentano le scuole steineriane imparano a disegnare grazie al supporto di forme piene, a partire dalle quali viene realizzato il disegno. Dal punto di vista dei soggetti, si tende a preferire il disegno che rappresenta racconti e storie narrate in classe, in modo da creare un continuum tra le diverse discipline.

In una fase successiva si procede con il disegno inteso come riproduzione di illustrazioni o oggetti della natura, a partire dalla attenta osservazione visiva.

Infine, gli alunni sperimenteranno attività di tipo creativo, che vengono affiancate allo studio della storia dell’arte e delle diverse tecniche pittoriche.

 Le forme solide

L’incontro con le forme nel loro aspetto tridimensionale è lasciato in carico alle attività di manipolazione.

Nelle scuole steineriane si inizia a modellare utilizzando la cera: il solido non si forma assemblando diversi pezzi, ma modellando un pezzo unico e facendogli prendere la forma desiderata. In questo modo si riproduce la armonia dell’oggetto, nella sua unitarietà.

Il passaggio dalla cera alla creta avviene intorno ai 10 anni di età. Il cambiamento di materia prima abilita la possibilità di plasmare con più libertà forme man mano più complesse, in linea con le materie e gli argomenti studiati. Si va dunque dagli elementi della natura, fino ai capitelli descritti e rappresentati sui libri di storia dell’arte.

L’attività di manipolazione serve anche a far comprendere al bambino concetti di geometria solida: non soltanto la creazione dei parallelepipedi, ma anche i concetti di concavo e convesso, rappresentati nelle stesse opere create.

Arte e sintonia con la natura

Le scuole di ispirazione steineriana partono dall’obiettivo di fornire al bambino una educazione che gli permetta di crescere come individuo dal punto di vista psicologico, fisico e spirituale, in sintonia con l’ambiente naturale. L’arte è il punto di incontro che permette all’uomo di conoscere, sperimentando in prima persona, le forze e le dinamiche della natura.