Metodo Steiner: l’importanza della natura per il bambino

Metodo Steiner: l’importanza della natura per il bambino

Il metodo di Rudolf Steiner trae origine dalla cosiddetta “Antropofisia”. Questo termine, oltre a costituire il titolo del suo famoso libro, ne racconta il pensiero circa l’uomo, inteso come individuo che si manifesta non soltanto nella sua fisicità.

Come un iceberg infatti, l’uomo steineriano è costituito da aspetti non visibili ma altrettanto importanti che lo legano in modo indissolubile alla natura dei viventi.

La pedagogia steineriana si prende cura del bambino nella sua interezza, compreso l’aspetto spirituale, intimamente legato alle forze vitali della natura. Ecco perché il contatto e il “vivere” la natura con i suoi ritmi rivestono un ruolo chiave.

Il contatto con la natura

Gli asili e le scuole di ispirazione steineriana danno particolare rilevanza al contatto diretto con la natura e, per tale motivo, hanno intorno un parco o in generale uno spazio verde. È qui che i bambini sperimentano il contatto diretto con la natura, grazie a piccole passeggiate e giochi all’aperto che hanno luogo quasi quotidianamente, a meno di particolari condizioni meteorologiche.

Secondo la filosofia di Steiner infatti, il contatto con gli elementi della natura permette all’individuo di recuperare la propria spiritualità e costruire una personalità armoniosa.

Il contatto con la natura non avviene soltanto mediante l’osservazione, ma anche con attività di manipolazione vere e proprie, in cui sono gli elementi della natura a fungere da “giocattoli”. I bambini sono dunque liberi di scavare la terra, travasare la sabbia, raccogliere le foglie cadute a terra, attività in cui sono coinvolti tutti i sensi.

Il ritmo della natura

La vicinanza con gli elementi naturali permette al bambino di entrare a far parte del cosiddetto “ritmo della natura”, inteso come susseguirsi delle stagioni.

Non è raro trovare all’interno delle aule di ispirazione steineriana degli angoli dedicati, dove vengono messi in mostra gli elementi naturali o simbolici, tipici della stagione: foglie gialle e rosse in autunno, o spighe di grano in estate per fare qualche esempio.

L’adattamento al ritmo della natura trova espressione in molte scuole all’interno dei menu delle mense: i cereali e i vegetali proposti sono infatti legati alla stagione in corso, con una alternanza basata su quanto la terra offre di mese in mese.

In alcune scuole, viene preso in considerazione non soltanto il ritmo delle stagioni, ma anche il susseguirsi delle fasi lunari, rappresentando queste ultime attraverso simboli, o filastrocche dedicate.

Il ritmo indica inoltre anche il susseguirsi dei giorni della settimana: ogni scuola mantiene una rigorosa programmazione settimanale in cui le discipline vengono svolte in giorni precisi, in modo regolare.

Il contatto con gli animali

Nel rapporto con la natura è incluso naturalmente anche il rapporto con gli animali, considerato dalla scuola steineriana di particolare importanza. Il bambino è in grado di sviluppare una forte affinità con il mondo animale, in primo luogo mediante l’osservazione.

Nel rappresentare il mondo animale, Steiner propone una visione del tutto originale. Suddivide infatti il regno animale in tre macro-categorie:

  • animali caratterizzati dalla testa, come ad esempio i pesci
  • animali caratterizzati dal tronco, come ad esempio molti bovini
  • animali caratterizzati dagli arti, come ad esempio l’uomo

Si tratta di una modalità diversa dalla tradizionale distinzione dell’uomo sugli altri animali, che si basa invece sulla sua “capacità di pensiero ed elaborazione”.

A partire dall’assunto che ciò che caratterizza l’uomo è la possibilità di utilizzare gli arti, secondo Steiner, l’individuo raggiunge il massimo livello della sua realizzazione quando utilizza braccia e gambe per “agire nel mondo” che lo circonda.

Progetti di ispirazione steineriana

La particolare attenzione che la filosofia steineriana pone da sempre al rapporto tra il bambino e la natura, viene oggi ripresa non soltanto dalle scuole che si ispirano in toto a Steiner, ma anche da progetti che propongono attività quali l’agricoltura biodinamica, o scelte specifiche riferite alle mense scolastiche, basate su cibi prodotti in prossimità.

Questi progetti si inquadrano in un ambito più ampio, in una prospettiva di forte consapevolezza delle tematiche dell’ambiente e dell’ecologia, in cui rivivono anche le attività artigianali e i principi del commercio di prossimità.