Imparare la storia giocando: le attività da fare

Imparare la storia giocando: le attività da fare

La storia non è sempre una disciplina particolarmente gradita ai bambini. Come accade in fondo per tutte le materie scolastiche però, il nocciolo vero del problema non è la materia in sé, ma piuttosto il modo con il quale questa viene proposta ai nostri piccoli studenti.

Senza voler entrare in dettagli specialistici su tematiche di insegnamento, vogliamo suggerire alcuni esempi e attività di laboratorio che possono far diventare l’apprendimento della storia un momento divertente, in cui stimolare la curiosità, affrontando questa disciplina con l’entusiasmo dei piccoli esploratori del passato.

Costruiamo un dinosauro

Un buon modo per avvicinarsi e apprezzare la preistoria è quello di conoscere più da vicino i dinosauri, le enormi e per alcuni aspetti misteriose creature che hanno popolato la terra milioni di anni fa.

Strane forme, dimensioni talvolta incredibilmente grandi, squame, denti appuntiti, corna: sono tutte caratteristiche che rimangono nella memoria dei bambini, complici anche alcune opere cinematografiche ormai divenute famose.

A partire dai dinosauri si può dunque imparare a conoscere il susseguirsi delle ere preistoriche, accostando a ciascuna era, alcune specie. Iniziamo dunque con il tracciare la mappa delle ere preistoriche: lo possiamo fare grazie a cartoncini di diverso colore (uno per ogni era). Su ciascun cartoncino andremo poi a scrivere il nome del periodo e i nomi dei dinosauri più conosciuti che lo hanno popolato.

A questo punto proviamo a realizzare i dinosauri veri e propri. È possibile utilizzare diversi materiali. Quello più economico, oltre che amico dell’ambiente, è di sicuro la carta. Procedendo con la tecnica degli origami, è possibile, con alcune pieghe creare un tirannosauro rex e, a seguire, altri animali preistorici.

Una volta creati i nostri dinosauri, collochiamoli lungo il “percorso delle ere geologiche”.

Costruiamo una ziggurat

Un altro modo di conoscere la storia delle popolazioni antiche è quella di riprodurne gli edifici più rappresentativi.

È il caso dei Sumeri, conosciuti per aver ideato e costruito le ziggurat. Si tratta di costruzioni simili alle piramidi egizie, ma pensate con funzione diversa. La ziggurat infatti, oltre ad essere un luogo di culto, rappresentava il simbolo della struttura e della organizzazione sociale delle antiche popolazioni. All’interno delle diverse piattaforme avevano luogo attività dedicate ai diversi ceti sociali: man mano che si saliva, la ziggurat diventava più luogo di culto, appannaggio dell’aristocrazia e del sacerdote della città.

È abbastanza facile costruire una ziggurat partendo da materiali di facile reperibilità: i blocchi possono infatti essere realizzati incollando una sopra l’altra delle scatole di cartone, o ritagliando del polistirolo. Rivestendo il tutto con carta color mattone sarà poi possibile riprodurre il colore tipico di questi edifici, che venivano realizzati con mattoni di fango.

A questo punto è molto utile collocare i vari ceti sociali sui diversi piani dell’edificio: ogni livello era infatti dedicato a specifiche professioni. Artigiani, soldati, scribi, e infine il gran sacerdote: la nostra ziggurat sarà diventata a questo punto la rappresentazione della organizzazione sociale dei sumeri.

Riprodurre una battaglia

La storia è talvolta un susseguirsi di battaglie: perché dunque non provare a riprodurne qualcuna in modo da rappresentarne le tattiche messe in atto? Per inscenare una battaglia è possibile, ad esempio, utilizzare i piccoli soldatini di plastica, provando a riprodurne la disposizione. Un altro metodo molto efficace è la rappresentazione teatrale, facendo vestire ai bambini i panni di re e generali famosi.

Le battaglie possono talvolta insegnarci qualcosa che va al di là della semplice tecnica di combattimento. Raccontano, ad esempio, di come talvolta sia stato possibile vincere pur essendo più piccoli numericamente. Anzi, è proprio in queste situazioni di apparente difficoltà che gli antichi condottieri hanno espresso al meglio la loro astuzia. Un caso fra tanti è la battaglia di Salamina nel 480 a.C, che ha visto i Greci vincere sui Persiani, pur trovandosi in inferiorità numerica.

Conclusione

Abbiamo visto come sia possibile avvicinare i bambini alla storia, semplicemente affrontando la materia in maniera insolita rispetto alla tradizionale lezione frontale. Si tratta infatti di far loro vivere alcune esperienze immersive sul periodo affrontato, trasformando il capitolo di storia in un vissuto, rappresentato anche in maniera plastica e visiva.