Giochi matematici: per allenare la memoria e imparare le operazioni

Giochi matematici: per allenare la memoria e imparare le operazioni

La matematica è talvolta una materia poco apprezzata a scuola e la principale difficoltà dei bambini è quella di memorizzare le formule e le regole che stanno alla base di operazioni ed equazioni. Ci sono però diversi trucchi e giochi di gruppo utili ad agevolare l’apprendimento di questa disciplina che può, al contrario di quanto si pensi, diventare molto divertente, coinvolgendo le classi in un momento allo stesso tempo ludico e ricreativo.

Allenarsi al calcolo mentale

Un divertente gioco di gruppo per allenarsi con le operazioni e in modo particolare con il calcolo mentale è una sorta di “passa la palla” matematico.

Prendiamo una palla da beach volley e scriviamo sopra i numeri da 1 a 10. Facciamo quindi un elenco con le operazioni matematiche sulle quali vogliamo allenarci: somma, sottrazione, divisione, moltiplicazione.

Il giudice sceglie l’operazione da effettuare. Il primo giocatore tocca un numero sulla palla e successivamente passa la palla a scelta ad un compagno. Chi riceve la palla dovrà effettuare l’operazione scelta dal giudice, ad esempio sommando al numero del compagno, il numero che avrà toccato a sua volta.

A partire dal risultato, il terzo giocatore effettuerà la seconda operazione e così via. Chi sbaglia abbandona il gioco, vince invece chi riesce non fare mai errori, restando nel gioco fino alla fine.

Imparare le tabelline

Ci sono alcuni giochi pensati per fare allenare i bambini a memorizzare le tabelline:

  • La battaglia navale

I bambini si dividono in due gruppi e ad ognuno di essi viene assegnata la griglia delle tabelline dove saranno scritte soltanto la prima colonna e la prima riga. A questo punto, come in una battaglia navale, una squadra indica all’altra quale quadrato riempire con un numero (ad esempio colonna 4 e rigo 5). Vince la squadra che fa meno errori.

  • Il bingo

Un altro esercizio molto apprezzato per imparare le tabelline è quello di fornire a ciascun bambino la griglia di base (sempre con la prima colonna e la prima riga compilate) ed estrarre, come al gioco del bingo, i numeri. I bambini dovranno dunque collocare il numero estratto all’interno del quadratino corretto. Chi sbaglia esce dal gioco e vince chi rimane per ultimo.

La carica dei 101

Un foglio, una penna e un dado per ciascuna squadra: serve davvero poco per questo gioco utile ad allenarsi con le operazioni, che riscuote sempre molto successo, coinvolgendo i partecipanti.

Ogni squadra ha a disposizione tre tiri obbligatori e può decidere per ciascun tiro se moltiplicare per dieci il risultato. Per fare un esempio, se esce il 5 può decidere se tenere il 5 o arrivare a 50.

Vince la squadra che si avvicina di più al numero 101. La squadra che lo supera viene invece eliminata.

Giochi di geometria

La geometria è una materia che si presta ad essere studiata anche attraverso il gioco. Mattoncini, giochi ad incastro e costruzioni sono un ottimo strumento per l’apprendimento dei concetti di spazio e volume oltre che per individuare le forme piane.

Non si tratta però dell’unico metodo di gioco possibile. Possiamo ad esempio provare a ripassare gli argomenti relativi a rette, semirette e angoli (capitoli spesso difficili da memorizzare) disegnandoli sul pavimento (meglio se in palestra), grazie al supporto di bastoni e strisce di carta.

Un altro modo per fare conoscere le forme piane è quello di farle disegnare ai bambini sulla sabbia: è questo un approccio tipico delle scuole di ispirazione steineriana che è molto apprezzato dai bambini, grazie all’effetto rilassante che ha la sabbia, soprattutto sui bambini più piccoli ancora non abituati alla scrittura.

Perché i giochi sono importanti

Il gioco è molto importante per memorizzare le operazioni e le formule matematiche. Permette infatti di:

  • far ripetere e praticare le nozioni senza annoiarsi, assecondando il consiglio di fare quanti più esercizi possibili per consolidare quanto appreso nella nostra mente,
  • coinvolgere diversi sensi, quale la vista, l’udito e il tatto, prevedendo l’utilizzo di oggetti diversi rispetto ai libri e ai quaderni scolastici,
  • discutere delle formule e delle operazioni, soprattutto nei casi in cui si verifica l’errore, offrendo dunque la possibilità di spiegare in modo diverso un concetto.